Daniele dopo il suo lungo turno di lavoro come operatore della centrale operativa del servizio di assistenza pubblica, tornò a casa distrutto.
Si tolse le scarpe e le gettò in angolo svogliatamente e si gettò sul divano del piccolo soggiorno, strofinandosi le tempie martoriate da un brutto mal di testa.
Accese la televisione, facendo zapping distrattamente, pensando a quello che poteva prendere per lenire il dolore costante alla testa, senza accorgersi del fatto che su tutti i canali stava andando in onda un edizione straordinaria del telegiornale.
Chiuse gli occhi, affondando la testa fra i cuscini e solo allora si accorse del parlare frenetico che veniva dal televisore.
Daniele aprì gli occhi e quello che vide in televisione non lo preoccupò minimamente: veniva inquadrato un osservatorio astronomico di una località imprecisata.
Niente di preoccupante. Nessun atto terroristico, nessun concerto di sirene di ambulanze e polizia, nessuna drammatica immagine di persone sanguinanti ai lati di una strada distrutta da una detonazione.
Cos'era allora tutto questo allarmismo?
Nonostante il pulsare incessante alla testa, Daniele si drizzò a sedere e accigliandosi decise di concentrarsi.
Alzò il volume che era bassissimo e la prima parola che percepì distintamente in quello sproloquio eccitato fu: INGHIOTTITI.

Immagini, immagini di un vortice nel cosmo, un vortice immenso ruotava lentamente ma con una forza che pareva universale.
Daniele deglutì. Alzò ancora di più il volume del televisore e sentì le mani diventare delle spugne bagnate di sudore.
Alla fine senza tanti giri di parole, uno scienziato dal volto pallido e lo sguardo perso, disse la parola fine a quelle congetture: BUCO NERO. Un campo gravitazionale di una forza immensa, spaventosa e totalmente ignota.
Tempo pochi mesi e la terra sarebbe scomparsa per sempre, risucchiata via da quell'immane vortice nato senza spiegazione in un attimo.
L'orrore si propagò velocemente attraverso i telegiornali in milioni di edizioni straordinarie in tutto il mondo, e ancora di più attraverso il web.
Tempo 12 ore e tutto il globo tremava di paura e orrore.
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