martedì 17 settembre 2013

Non ci siamo proprio - Giudizi negativi su film e libri

Un po' di commenti negativi per un film abbastanza recente e un libro che ho letto un po' di tempo fa.
Ognuno ha la sua opinione, ci mancherebbe... probabilmente te che stai leggendo non sarai per niente d'accordo ma, il blog è mio e qui comando io! :)
Pronti? Via...
ps: attenzione, potrebbero esserci spoiler!

WARM BODIES 

Iniziamo con il film. Sarebbe anche un film di zombie, quindi a regola avrebbe dovuto piacermi.
Ne ho visti di film di zombie, anche di pessima qualità, ma anche nel peggiore dei casi, anche quando facevano ridere, più che spaventare (anche se a me, ormai i cari amici morti viventi non spaventano più), mi son sempre detto: "Vabbè, dai... erano zombi!"
Ma in questo caso... no, non ci siamo proprio.
Passi il fatto che fin dall'inizio vediamo zombi che muovono oggetti in maniera relativamente cosciente, che sviluppano un minimo di comunicazione e, nel caso del protagonista, addirittura pensano razionalmente!
D'altronde ognuno gli zombi li può immaginare come gli pare, non ci sono dati clinici esaminati e confermati... e non mi pare che i morti viventi esistano, quindi.... spazio alla fantasia.
La cosa assurda, inspiegabile, totalmente forzata, è un'altra, ossia che la protagonista femminile (bionda, occhi azzurri, tremendamente carina... ma guarda un po'!!) si innamori del suddetto zombie!
Prima si fa rapire, probabilmente ipnotizzata dal fascino cadaverico del decomposto, poi giorno dopo giorno, inizia addirittura a flirtarci, benchè, voglio precisarlo, lei fosse stata fino a pochissimo tempo prima, fidanzata.
E chi ha ucciso, mangiandone le cervella, il suo ex-ragazzo? Lo zombie, esatto... poi soprannominato "R".
No. Io non ci sto! E' un atto illecito!
Invidia? Probabilmente. Ma vi sfido a dirmi che la cosa è assolutamente plausibile.
Okay, forse neanche gli zombie lo sono... ma a mio parere sempre più che vedere una biondina innamorarsi di un cadavere cannibale.
"Chi dice che il romanticismo è morto?" si legge nella locandina.
IO! IO! E che cazzo. Gli zombie sono morte, distruzione, sopravvivenza, odore putrescente e miseria umana.... fanculo al romanticismo!


METRO 2033 2034
Saltando di palo in frasca, passiamo adesso ad un libro (anzi due) che lessi un po' di tempo addietro.
Si tratta di METRO 2033 e il suo seguito METRO 2034 di Dmitry Glukohovsky, edito in italia da Multiplayer Edizioni. Ero sinceramente curioso di leggere un libro post apocalittico scritto da un russo e ambientato nelle bellissime stazioni metropolitane di Mosca. L'idea non pareva affatto malvagia.
Tra l'altro dal romanzo hanno tratto un videogioco che, sicuramente, sarà molto meglio del suo omonimo letterario.
Perché? Beh l'idea di sopravvissuti ad un'apocalisse nucleare, rifugiatisi nei tunnel della metropolitana, assediati da creature mutanti e divisi in classi sociali, divisioni politiche e pazzi scatenati a me piaceva... però dal dire al fare...
La cartina della metropolitana di Mosca che c'è nel libro, è un guazzabuglio di nomi e settori, una specie di Risiko sotterraneo.
Purtroppo la storia procede lentamente, è ingolfata da lambiccamenti psicologici, ci si perde tra nomi impronunciabili di stazioni della metro russa (Sovetoskaya, Kremlinotoskaya, e altre dozzine e dozzine, sempre con suffisso "toskaya"), e il bello è che nel seguito la storia è ancora più incasinata.
Finito Metro 2033, ero deluso, ma sapendo che c'era il seguito, decisi di dare fiducia al buon Dmitry e foraggiare lui e la casa editrice comprandomi Metro 2034.
L'avessi mai fatto!
Il seguito, ambientato un anno dopo (il 2034 quindi), è più corto ma ancora più astruso, labirintico, con svarioni para psicologici dei protagonisti che in parte sono gli stessi del libro romanzo.
E' veramente un peccato perché l'idea a mio avviso era particolarmente buona.
Forse era il caso di puntare più sull'azione senza avere la pretesa di mischiarlo con qualcosa di simile a Tolstoj o Dostoevskij.

Ma ovviamente queste sono solo le mie umili opinioni....
Beh, umili.... umili un cazzo!
Alla prossima!