giovedì 1 maggio 2014

L'estate della paura (di Dan Simmons) - Recensione

Ormai gettato a capofitto nel mondo della letteratura d'orrore, cerco disperatamente, ma per ora senza esiti positivi, qualcuno che possa competere con Stephen "Il Re" King.
Dan Simmons aveva perfino la sua approvazione, come citato dalla copertina dell'edizione de "L'Estate della Paura" edizioni Gargoyle Books. (Buona edizione, con buona carta, libro compatto e con buon odore.... questa è una nota per i feticisti del genere!)
Purtroppo, dispiace dirlo, ma il mio giudizio complessivo non è positivo.
Chi se ne frega, direte voi...
Mi domando perché abbiate deciso di leggere questo post allora! Comunque, bene, accetto il vostro disinteresse.
Tralasciando queste quisquilie, parliamo del libro.
Pagina dopo pagina, almeno per la prima parte del romanzo, sentivo odore di "Stand by me - Ricordi di un'estate" di King.
Un gruppetto di ragazzini in età preadolescenziale, una città di provincia dell'America anni 60, forti amicizie, giornate passate all'aria aperta nel bel mezzo dell'estate....
Che invidia!
A mio avviso la parte cupa e orrorifica (passatemi il neologismo) della storia, nonostante aleggi sempre sulle teste dei poveri ragazzi, tarda un po' troppo ad arrivare.
A quel punto si scatena un'orgia di mostruosità.
Zombie, o forse sarebbe meglio dire "morti resuscitati" che vomitano vermi dalla loro bocca oblunga stile "lampreda", esseri fatti di tenebra simili a insetti, misteri oscuri legati all'antica scuola, ormai abbandonata, dove i ragazzi hanno da poco terminato l'anno scolastico.
Le morti iniziano a moltiplicarsi, e manco a dirlo, gli unici ad accorgersi che qualcosa in quella bella e tanto attesa estate non funziona, sono i ragazzi.
La storia però non ingrana come dovrebbe ( e potrebbe) ed è un peccato, perché ovviamente Dan Simmons scrive bene ( e tanto).
C'è un finale, che ovviamente non vi svelerò, in crescendo, ma accade tutto e anche di più nel giro di un centinaio di pagine, rendendo tutto troppo confuso.
In conclusione direi che la lettura del libro è consigliata a chi, come me, proprio non può fare a meno di leggere storie d'orrore.
Per un neofita del genere, consiglio di farsi un po' le spalle larghe con altri romanzi, prima di cimentarsi con "L'Estate della Paura" che comunque, sia ben chiaro, è un libro che... magari l'avessi scritto io!!
Alla prossima!




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